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|Youssef Amrani invia una lettera aperta al viceministro sudafricano degli AE

 L'esclusività del processo delle Nazioni Unite nel fascicolo del Sahara marocchino non può essere intaccata da iniziative volte a rimettere in discussione il suo primato

L'esclusività del processo delle Nazioni Unite volto a pervenire a una soluzione politica della questione del Sahara marocchino non può essere intaccata da mercoledì, l’ambasciatore del Marocco in Sudafrica, Youssef Amrani, ha affermato che qualsiasi iniziativa volta a rimettere in discussione il suo primato o a ostacolare la sua espressione.

 In una lettera aperta indirizzata al viceministro sudafricano delle relazioni internazionali e della cooperazione, Candith Mashego Dlamini, a seguito di un discorso pronunciato all’Università di Limpopo e che faceva riferimenti al Marocco e alla questione del Sahara marocchino sulla base di valutazioni parziali e imparziali,

 Amrani ha ricordato che l’Unione africana (UA) ha assunto formalmente tale esigenza attraverso la sua risoluzione 693, adottata nel luglio 2018 a livello di capi di Stato africani al vertice dell’UA, svoltosi a Nouakchott.

"La risoluzione 690 del Consiglio di sicurezza cui lei ha fatto riferimento è stata una svolta importante nell’avvio di un processo ONU che, nel corso degli anni, (...) ha riconosciuto l’unica pertinenza di una soluzione politica duratura, realistica, pragmatica e basata sul compromesso", ha scritto il diplomatico marocchino all’indirizzo di Mashego Dlamini.

In tale contesto, ha sostenuto che il Regno Unito è sempre stato di tutti i grandi combattimenti per sostenere e sostenere i paesi fratelli e amici africani nella loro lotta per l’indipendenza. "Il Sudafrica è stato testimone della maniera più concreta e dell’ammissione stessa del defunto Presidente Nelson Mandela", ha affermato, sostenendo che "il sostegno finanziario, militare e politico del Regno del Marocco è stato determinante per le strade della storia anticoloniale e antiapartheid".

E di continuare a sostenere che "il Marocco non può essere accusato a torto dello stesso male che ha combattuto in prima linea di tutte le sue forze e di tutta la sua determinazione sia all’interno che a livello continentale".

Il diplomatico ha ricordato, a questo proposito, che il cosiddetto riconoscimento della cosiddetta "rad" da parte dell’OUA non è il fatto di una decisione o di una volontà africana, bensì quello della "violazione grave della Carta costituzionale della nostra Istituzione". "Senza votazione o procedura, la pseudo-rasd+ ha forzato le porte dell’organizzazione con procedimenti politici che non fanno onore alla legalità internazionale né al principio dell’unità africana", ha sottolineato.

E aggiungere che la genesi e l’impulso panafricani non possono essere ridotti alla creazione dell’OUA nel 1963, aggiungendo che questa creazione è il coronamento di un approccio di solidarietà, di unione e di fraternità guidato dai leader africani, padri fondatori dell’istituzione che, anni prima, si erano riuniti a Casablanca nel 1960 Impulso del Marocco e della leadership del fuoco Suo Maestà il Re Mohammed V.

Amrani ha sottolineato che se c’è un luogo in cui la politica deve inchinarsi di fronte al rigore scientifico e accademico, è proprio sul banco delle università, "dove la nostra gioventù, la nostra prima ricchezza, si costruisce uno spirito critico fondato sulla conoscenza e non gli aprioriti". "C'è una distinzione necessaria tra sensibilità e fatti, tra giudizi e storia e quindi fondamentalmente tra ideologie e verità", ha sostenuto.

Il diplomatico marocchino ha affermato di aver sempre creduto che gli impegni di entrambi i Paesi dovessero essere messi in coerenza per promuovere le dinamiche auspicate. "Le responsabilità che ci competono vanno ben oltre le brevi opinioni politiche e le alleanze di circostanze. Rabat e Pretoria hanno un destino comune, perché hanno un’identità africana condivisa, una storia da onorare e un futuro da costruire", ha concluso.




-Notizia alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

   
03/06/2021   Back Print
 

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