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| Sahara marocchino: i paesi vicini alla regione sono chiamati a contribuire a una prospettiva di soluzione (Nacer Bourita)

I Paesi vicini alla regione, che hanno una conoscenza molto buona del dossier del Sahara marocchino, sono chiamati a contribuire a una prospettiva di soluzione, ha affermato venerdì a Rabat il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini residenti all'estero, Nasser Bourita, in occasione di un incontro con la ministra francese dell'Europa e degli Affari esteri, Catherine Colonna.

"È fondamentale che i paesi vicini a questa regione, che hanno una conoscenza molto buona di questo dossier, possano contribuire alla definizione di questa prospettiva di soluzione (alla controversia intorno al Sahara marocchino)", ha detto il ministro in occasione di questo incontro stampa tenuto al termine dei colloqui con il suo omologo francese.

Bourita ha precisato che il Marocco non ha mai considerato la posizione di Parigi "negativa ma al contrario", ricordando che la Francia, consapevole dell’importanza della questione del Sahara marocchino per il popolo marocchino e per le forze vive della nazione, era "pioniera fin dall’inizio nella valutazione e nel sostegno del piano d'autonomia".

Durante gli ultimi tre anni, grazie all'azione condotta da SM il Re Mohammed VI, ci sono stati cambiamenti fondamentali nelle posizioni dei paesi vicini alla Francia sia geograficamente che politicamente, ha sottolineato.

Il ministro ha tuttavia osservato che la necessità di adattamento è sul tavolo e può essere esaminata, tanto più che il dossier del Sahara e il suo contesto regionale e geopolitico hanno conosciuto recentemente importanti sviluppi.

Questi sviluppi non hanno rimesso in discussione i fondamentali cui il Marocco è attaccato, ha affermato, ricordando che il Regno non è per una soluzione al di fuori dell'ONU, né per una soluzione imposta.

Il Marocco ritiene che sia giunto il momento di definire posizioni rispetto all’obiettivo del processo dell’ONU e non rispetto al processo stesso, ha sottolineato, spiegando che il processo non è un obiettivo in sé.

"I processi non sono un obiettivo in sé, ma devono portarci a una soluzione", ha concluso.


-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

   
19/12/2022   Back Print
 

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