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|Anniversario della presentazione del Manifesto dell'Indipendenza: un evento storico ancorato nell'epopea della lotta nazionale

Il popolo marocchino e la famiglia del movimento nazionale, della resistenza e dell'Esercito di Liberazione celebrano, mercoledì, il 79° anniversario della presentazione del Manifesto dell'Indipendenza, un evento storico che segna l'epopea della lotta per recuperare la libertà e l'indipendenza, la sovranità nazionale e completare l'integrità territoriale del Regno.

Questo anniversario, che interpella le giovani generazioni per i significati profondi che incarna, simboleggia gli alti valori del risveglio nazionale e la forte simbiosi tra il Trono e il popolo per difendere le costanti della nazione e intravedere il futuro con fiducia e serenità.Offre l'occasione di rendere omaggio alla valorosità degli uomini della resistenza nazionale e dei membri dell'Esercito di liberazione che si sono sacrificati per liberare la patria dal giogo del colonialismo e preservare la dignità e l'orgoglio del popolo marocchino.

Il Manifesto dell'Indipendenza comprendeva una serie di rivendicazioni politiche, tra cui quelle relative alla politica generale e che prevedono, tra l'altro, l'indipendenza del Marocco sotto il regno del legittimo sovrano del Regno Sidi Mohammed Ben Youssef e l'adesione del Marocco alla Carta atlantica. La seconda parte delle rivendicazioni riguarda la politica interna incarnata dalla determinazione del Sultano a condurre un'ampia dinamica di riforme, basata su un sistema politico della Shura simile a quello dei paesi arabi e islamici tale da preservare i diritti e i doveri di tutte le frange della società marocchina.

Questo glorioso anniversario rimanda alla storia della resistenza marocchina nel corso dei secoli, quando il Regno ha saputo combattere con forza, determinazione, coraggio ed eroismo tutte le brame espansionistiche che hanno finito per ripartire il paese in zone coloniali con il protettorato francese al centro, l'occupazione spagnola a nord e a sud e il mantenimento sotto un regime internazionale della città di Tangeri. Questa frammentazione del territorio ha reso difficile la missione del movimento nazionale dando luogo a una lunga lotta accanita del Trono e del popolo. Questo periodo fu costellato di sacrifici e di eventi decisivi, tra cui la rivolta contro il Dahir di segregazione detto "il Dahir berbero" del 1930, la presentazione al governo francese di un piano di riforme (1934 e 1936), poi la presentazione del Manifesto dell'Indipendenza l'11 gennaio 1944.

In queste diverse tappe, il padre della Nazione Fuoco SM Mohammed V non aveva mai smesso di alimentare la fiamma della resistenza dei marocchini e di orientarne gli obiettivi, e ciò sin dalla sua ascesa al trono dei suoi gloriosi antenati il 18 novembre 1927. Il defunto sovrano ha infatti incarnato i valori della resistenza e del patriottismo nelle sue nobili azioni e nei suoi discorsi di mobilitazione storica che incitano il popolo marocchino a rafforzare i propri attaccamenti alle costanti della nazione e a preservarne l'identità.

Questo evento ha innescato una nuova dinamica nel processo politico che ha portato alla liberazione del Regno, nella misura in cui ha instillato più coraggio e determinazione agli attori del movimento nazionale per rivendicare maggiori diritti, fino alla rivendicazione dell'indipendenza. Questo slancio di mobilitazione e fervore ha portato all'emergere di un risveglio nazionale ispirato e guidato dalla leadership di SM Mohammed V che ha dato luogo al Manifesto dell'indipendenza, arricchito e nutrito dalla lungimiranza del defunto Sovrano e nel quale sono rappresentate tutte le sensibilità e le forze vive della nazione.

Questo Manifesto storico è stata una vera e propria rivoluzione nazionale che riflette il patriottismo di tutti i marocchini e il loro spirito di sacrificio e di mobilitazione. È la prova concreta del risveglio di un popolo capace di prendere in mano il proprio destino e di proseguire la sua marcia di liberazione e di progresso in perfetta simbiosi con il glorioso Trono Alauita.

Per l'Alto commissariato agli ex resistenti ed ex membri dell'Esercito di Liberazione, la famiglia del movimento nazionale, della resistenza e dell'Esercito di Liberazione, che si ricorda con orgoglio questa epica nazionale ricca di insegnamenti, ribadisce il suo incrollabile sostegno all'integrità territoriale del Regno e alla marocanità delle province del sud e la sua costante mobilitazione per contrastare le manovre ordite dagli avversari e i pericoli che attentano alla sovranità del Marocco sul suo territorio e che non può accontentarsi di mire complottiste né di mercanteggiamenti.

Il Regno, aggiunge l'Alto commissariato in un comunicato, "resterà attaccato ai legami cordiali, di cooperazione e di buon vicinato che lo uniscono al suo spazio magrebino nell'obiettivo di costruire questo edificio regionale e realizzare le aspirazioni dei suoi popoli all'unità e alla prosperità condivisa, convinto della necessità di trovare una soluzione pacifica, realistica e negoziata per porre fine definitivamente al conflitto artificiale intorno alle nostre province del sud", attraverso l'iniziativa di ampia autonomia nel quadro della sovranità marocchina.

È questo lo spirito che emerge dal discorso di SM Re Mohammed VI in occasione del 47° anniversario della gloriosa Marcia Verde in cui il Sovrano ha affermato: "Quest'anno celebriamo il 47° anniversario della Marcia Verde nel momento in cui il processo di consolidamento della Marocanità del Sahara è entrato in una fase cruciale".

Il sovrano ha aggiunto: "A suo tempo, questa gloriosa epopea permise la liberazione della terra trafugata. Ormai, le Marche che conduciamo senza tregua hanno la vocazione di assicurare al cittadino marocchino le condizioni di una vita dignitosa, in particolare in quei territori che tanto amiamo", rilevando che nel corso della storia il Sahara marocchino ha costantemente costituito un legame tra il Marocco e la sua profondità africana sul piano umano, culturale ed economico.

Inoltre, ha aggiunto il Re, "lo sforzo di sviluppo che stiamo portando avanti nel Sahara ci permette di consolidare questo ruolo storico in modo fermo e duraturo e, al di là, di inserirlo in una prospettiva decisamente orientata al futuro", sottolineando che "questo orientamento è fondamentalmente in linea con la natura stessa delle relazioni privilegiate che uniscono il Marocco al resto dei paesi africani, che noi abbiamo a cuore di sviluppare, al meglio degli interessi comuni dei nostri popoli fratelli".

La fedeltà allo spirito e al giuramento eterno della Marcia Verde, ha detto il Sovrano, "esige che tutti i marocchini restino mobilitati e vigili per difendere l'unità nazionale del loro paese, favorire il suo pieno sviluppo e rafforzare il suo attaccamento alla sua profondità africana".

La celebrazione dell'anniversario della presentazione del Manifesto dell'Indipendenza sarà contrassegnata da un comizio, mercoledì mattina, dell'Alto commissariato agli ex resistenti ed ex membri dell'Esercito di Liberazione in seno allo spazio nazionale della conservazione della memoria della resistenza.

Altre manifestazioni commemorative saranno organizzate dalle varie delegazioni regionali dell'Alto commissariato in coordinamento con i dipartimenti ministeriali, le istituzioni pubbliche, le assemblee elette e la società civile durante tutto il mese di gennaio.




-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

   
13/01/2023   Back Print
 

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